Scopri la danza dei due poli,
per stare bene con te stesso e nelle relazioni

 

“La vita è semplice.
Quello che diamo, poi lo riceviamo.”

Louise Hay

Ecco subito una domanda a bruciapelo:
nelle scelte della vita tendi a mettere al primo posto gli altri o pensare prima a te stesso?

L’attenzione verso gli altri e quella rivolta a se stessi sono attitudini che spesso vengono contrapposte, come se una escludesse l’altra.

Tipicamente l’altruismo viene rinforzato ed elogiato socialmente, lì dove si condanna l’egoismo.
Dall’altra parte filosofie orientali e scritti di crescita personale hanno iniziato a tessere le lodi del “sano egoismo”, quella forma di auto-amore che ci insegna come iniziare da sé sia l’unica strada per nutrire, poi, anche gli altri.

In questo post vogliamo parlarti di questi due poli per liberarli dall’ingiusta competizione e valorizzarne invece le differenze.

Ma partiamo dall’osservare ed evidenziare i problemi dello “schierarsi” da una o dall’altra parte.

“Io vengo sempre per primo”

Egoismo e auto-centratura ci caratterizzano nel nostro inizio: tutti nasciamo totalmente bisognosi di cure e attenzioni da parte di qualcun altro per poter sopravvivere. Nei primi anni di vita reclamiamo il faro su di noi e sulle nostre esigenze e questo è del tutto sano, perché ci permette di crescere, imparare, rafforzarci, attingendo e appoggiandoci alle risorse di chi è più forte e si prende cura di noi.

Il problema sorge quando il nostro bambino interiore rimane in prima linea e, diventati adulti, continuiamo a pensare di avere sempre la precedenza su tutti, crediamo che le nostre esigenze e bisogni siano i soli ad avere diritto di cittadinanza ed esigiamo che vengano sempre soddisfatti per primi. Se qualcosa non va come vogliamo, battiamo i piedi, ci arrabbiamo e facciamo fatica ad accorgerci dell’altro, coi suoi altrettanto legittimi bisogni e desideri.

Il probabile risultato di un tale atteggiamento è l’instabilità delle nostre relazioni. Alla lunga a nessuno piace avere a che fare con un bambino capriccioso e auto-centrato, e il rischio è di rimanere da soli.

“L’altro viene sempre per primo”

Meglio quindi dare la precedenza agli altri?
Purtroppo anche scegliendo questa strada non avrai risultati migliori. Se le tue attenzioni sono sempre all’esterno curandoti invece poco dei tuoi personali bisogni e priorità il tuo bambino interiore si sentirà trattato ingiustamente, trascurato…da te!

Diventerà quindi sempre più bisognoso di attenzioni, andando a cercarle all’esterno e questo meccanismo genera una dipendenza dall’approvazione altrui e un continuo bisogno di conferme. Inoltre, trascurando te stesso, rischi di provare rabbia e risentimento se dall’altro non ti arriva il giusto riconoscimento per tutto ciò che fai, e puoi sentirti ignorato e offeso perché, dopo tanto aver dato, poco hai ricevuto in cambio. Ti è mai capitato di dire o pensare: “Dopo tutto quello che ho fatto per te, questo è il ringraziamento!” ?

Cosa quindi può veramente aiutarti a uscire da queste scelte fallimentari?

La verità è che sia la tua propensione a pensare a te stesso in primis, sia la tua altruistica generosità sono qualità squisitamente umane, che si completano e nutrono a vicenda!
A seconda del polo in cui ti trovi più spesso puoi avere la chiara indicazione di un aspetto per te fondamentale da integrare per una vita più piena.

Se sei più predisposto ad elargire agli altri cure ed attenzioni, sappi che questa attitudine sarà una tua risorsa indispensabile anche per iniziare a coltivare l’arte di amare e incoraggiare te stesso.

E se invece hai una predilezione per ascoltare per prima la voce del tuo bambino interiore con una forma di sano egoismo, sappi che è grazie a questa tua capacità che puoi imparare a dare ascolto anche agli altri e diventare più empatico ed autenticamente amorevole, senza aspettarti qualcosa in cambio!

In quest’ottica l’amore verso gli altri e verso di te diventa una danza, e puoi cogliere fino in fondo il doppio significato dell’insegnamento cristiano “Ama il prossimo tuo COME TE STESSO”.


Ecco tre semplici spunti per aiutarti a trovare un equilibrio tra i due poli. Scegli quello che ti verrebbe “meno spontaneo”!

  • Ascolta i tuoi bisogni! Prenditi 10 min per individuare chiederti di che cosa ho veramente bisogno oggi? Ascolta le risposte che arrivano dalla tua pancia e dal tuo cuore (non dalla tua testa), e trova il modo di darvi risposta.
  • Aiuta! Per una settimana prenditi a cuore una situazione o una persona che è in difficoltà e offri il tuo aiuto, fosse anche solo stare ad ascoltare.
  • Fai crescere qualcuno! Scegli di promuovere la crescita di qualcuno per cui sei un punto di riferimento: un figlio, un amico, il partner, un famigliare. Puoi farlo trasmettendo fiducia e motivazione, anche semplicemente valorizzando qualcosa di bello che vedi nell’altro.

La capacità di accudimento e auto-accudimento (con le qualità di empatia, aiuto e amore) è una funzione importantissima da sviluppare, e appartiene all’archetipo dell’Angelo Custode.

Questa è una delle 4 importantissime tappe che toccheremo nella nostra Vacanza-seminario in Carinzia.

dal 18 al 21 agosto 
ChAngel Your Life – Alle Origini del Potere interiore
Una vacanza di crescita personale

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E’ una vacanza diversa dalle altre: 4 giorni di relax e cura
per il corpo e per la mente,
durante i quali inizierai il vero Viaggio di scoperta
all’interno dei tuoi archetipi interiori.

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